Giochi tradizionali da fare a natale
Pensare alle feste di Natale è un po’ come tornare bambini e rivivere mille ricordi, senza dubbio quelli più belli. Tra questi, almeno personalmente, inserisco le storiche serate trascorse giocando con gli amici per le classiche rimpatriate delle vacanze; risate, racconti, dolci, brindisi e tutta l’allegria tipica dei momenti di festa.
Ogni anno, proprio durante queste serate, succede una cosa, sempre la stessa: a turno c’è sempre qualcuno che non ricorda come si giochi a Ciuccio, a Morto, Mercante in fiera o qualsiasi altro gioco tradizionale di Natale. Certi di farvi un enorme favore, riassumiamo brevemente qui di seguito come si svolge ognuno di questi giochi.
Ciuccio:
(o Asino a seconda delle regioni)
Giocare a Ciuccio è uno dei grandi classici delle festività natalizie. Il limite massimo di partecipanti è di 20 persone. Il meccanismo è molto semplice: si escludono dal mazzo i tre cavalli, quello restante viene nascosto nel mazzo dal mazziere che procede quindi a distribuire le carte, dandole una alla volta. Ogni giocatore a questo punto elimina dalle sue carte le coppie e li mette al centro del tavolo. Inizia quindi il gioco vero e proprio. Parte chi ha il numero maggiore di carte e pesca dal giocatore alla sua sinistra una carta a caso, se questa fa coppia con una delle sue la scarta. Il giro continua passando al giocatore alla sua destra (sì, proprio così, si pesca a sinistra e si continua a destra) e via giocando. Alla fine resterà solo una carta non accoppiabile, ovvero il cavallo (il ciuccio) e chi ne sarà in possesso sarà lo sconfitto del gioco.
A seconda della comitiva si può decidere di puntare una quota a testa che sarà il “bottino” del vincitore finale (dopo tante e tante partite!), far pagare pegno al povero “ciuccio”, insomma, via libera alla fantasia!
Morto:
Come non annoverare Morto tra i giochi tradizionali di Natale! Una vera e propria consuetudine che di anno in anno mette radici tra famiglie e compagnie di amici!
Il gioco inizia decidendo il valore delle tre quote che ogni giocatore dovrà porre dinnanzi a sé sul tavolo (rappresentano le tre vite che si hanno a disposizione ed il loro totale sarà il montepremi del vincitore). Una volta stabilite le quote, il mazziere distribuisce le carte, lasciandole coperte, in senso antiorario. Ogni giocatore guarderà a questo punto la propria carta e potrà decidere di cambiarla con quella del suo vicino di sinistra, ricordando che lo scopo di ogni giro è di eliminare il giocatore con la carta più bassa. Partecipa anche il mazziere che ha la possibilità di cambiare la sua carta con la prima del mazzo.
Il gioco però non è così “semplicistico” come potrebbe sembrare! Esistono infatti delle regole ben precise. Ogni vita rappresenta uno “stato di salute”, ovvero:
- Con tre vite si è sani
- Con due ammalati
- Con una moribondi
- Alla perdita di quest’ultima si muore e nessuno dei giocatori potrà parlare con il morto, pena la cessione di una vita. Solo il mazziere potrà parlare con tutti e, su richiesta, potrà fare da tramite nelle comunicazioni.
Ovviamente il gioco diventa più pepato quando il morto sa fare bene il suo lavoro, ovvero se escogiterà tutti i sotterfugi per poter mettere alla prova i vivi e farli comunicare con lui.
Mercante in fiera:
Tra questi giochi tradizionali di Natale, forse questo è davvero il più tradizionale. Senza dubbio il più semplice ed intuitivo, quello a cui anche i più piccoli sono invitati a partecipare senza troppi problemi.
Si gioca con delle carte apposite, divise in due mazzi sui quali sono raffigurati gli stessi personaggi ma che hanno il retro di colore diverso. All’inizio del gioco si estraggono tre carte da uno stesso mazzo e si lasciano coperte sul tavolo, queste rappresentano i premi finali. L’altro mazzo è destinato all’asta; il mazziere, che fungerà da banditore, secondo le modalità che più preferisce, metterà all’asta le carte del mazzo. Naturalmente, più carte si comprano e più possibilità si hanno di aggiudicarsi almeno uno dei tre premi.
Una volta vendute tutte le carte, il mazziere prenderà il mazzo da cui aveva estratto i premi e inizierà a chiamare le singole carte (si gioca a carte scoperte), chi è in possesso della carta chiamata dovrà metterla sul tavolo. Vince chi resta con le carte corrispondenti ai premi.
Questi sono solo tre esempi di giochi tradizionali di Natale, ne esistono molti altri come la Tombola, Sette e mezzo, Piatto, Uno e ancora tantissimi dei quali magari parleremo più avanti.
Memorizzate le regole? Non vi resta che riunirvi e brindare a queste bellissime serate!