Halloween in Italia: la storia e le radici culturali
Halloween in Italia: la tradizione di Halloween nel Bel Paese
Sebbene la celebrazione della notte delle streghe abbia assunto negli ultimi anni anche in Italia dei risvolti più consumistici che rituali o simbolici, sono diverse le regioni italiane in cui, in origine, le antiche tradizioni provenienti dalle popolazioni celtiche si erano mescolate alle leggende locali, ottenendo grande successo tra le popolazioni contadine.
Le tradizioni di Halloween nelle regioni italiane
Calabria: tra preghiere e banchetti sui cimiteri
In Calabria, soprattutto nei paesi dell’entroterra, le popolazioni contadine erano solite sfilare in corteo verso i cimiteri. Dopo preghiere e benedizioni, veniva imbandito un banchetto direttamente sulle tombe dei morti, un modo per offrire loro le delizie di cui si nutrivano da vivi. Un'usanza tramandata è quella di lasciare castagne e patate bollite sui davanzali delle finestre, un'offerta per i defunti che tornavano nella notte di Ognissanti.
Piemonte: una tavola per i defunti
In Piemonte, la celebrazione dei defunti prevedeva l'imbandizione della tavola, con un coperto in più per l'anima del defunto che avrebbe fatto visita ai vivi. Gli abitanti lasciavano la tavola imbandita e si recavano al cimitero, permettendo ai defunti di tornare a visitare i loro cari luoghi terreni.
Val d'Aosta: il retaggio delle tradizioni celtiche
La Val d'Aosta è una delle regioni italiane dove il retaggio delle tradizioni celtiche è rimasto più forte. Qui, i vivi lasciavano le abitazioni vuote e le tavole imbandite per permettere ai defunti di riconciliarsi con il mondo terreno.
Puglia: gli spiriti che rimanevano fino a Natale
In Puglia, si credeva che gli spiriti uscissero dalle tombe per recarsi nelle case dei vivi e vi rimanessero fino a Natale. Anche qui, gli abitanti esorcizzavano i defunti e donavano dolcetti ai bambini, in una tradizione che sembra risalire alla dominazione normanna.
Le tradizioni del sud Italia
Dolcetti e doni per i bambini
È soprattutto nelle regioni del sud Italia come la Calabria, la Puglia e la Sicilia, che troviamo tradizioni simili: gli adulti preparavano doni e dolcetti per i bambini, mentre ai morti che tornavano si offrivano tavole imbandite. La tradizione siciliana e calabrese include ancora oggi i "morticeddi", dolci di marzapane, e le "ossa dei morti", dolci a base di albume e zucchero.
La resurrezione dei morti attraverso le zucche
In Veneto e in Abruzzo, la festa di Ognissanti si lega al simbolismo delle zucche, protagoniste indiscusse. Esse venivano raccolte, svuotate e trasformate in lanterne per celebrare la resurrezione dei morti.
La carità e l'elemosina nella festa di Ognissanti
Le tradizioni legate alla povertà
Elementi come la carità, la povertà e l’elemosina ritornano in molte tradizioni locali, come in Emilia, dove i poveri visitavano le case per ottenere cibo in cambio di preghiere per i defunti. In Calabria, si credeva che sognare un defunto che chiedeva del cibo fosse un segnale per fare un’offerta a un povero per calmare l'anima del defunto.
Queste tradizioni mostrano come Halloween, sebbene oggi vissuto con una forte componente consumistica, sia profondamente radicato in antiche credenze e rituali, legati al ricordo dei defunti e alla loro riconciliazione con il mondo terreno.