Maschere tradizionali veneziane - il Carnevale di Venezia
A spasso tra le calli a Carnevale si incontrano molte maschere - Per salutarle adeguatamente e scoprire qualcosa in più sulla loro storia, oggi ti portiamo in viaggio nel magico mondo delle maschere tradizionali veneziane.
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”.
Hai riconosciuto la filastrocca di Arlecchino?
Oggi abbiamo voluto aprire questo post omaggiando una delle maschere storiche della commedia dell'arte, genere letterario per cui tanto dobbiamo ringraziare Carlo Goldoni e nel quale ogni maschera trova la sua più completa realizzazione.
Proprio come a Venezia, città suggestiva e fiabesca che in questo periodo si popola di misteriose maschere che a volte fanno sorridere, altre incantano e altre ancora suscitano un po' di soggezione.
Ti sei mai chiesto quali siano le maschere storiche veneziane e come riconoscerle? Perchè se ormai Arlecchino o Pulcinella sono nell'immaginario collettivo, le maschere tradizionali veneziane conservano ancora attorno a sè quel velo di mistero che le rende così magiche.
Vediamo quindi quali sono.
La Bàuta o Bautta
La riconosci subito. Colui o colei che sceglie di mascherarsi così indosserà un ampio mantello nero che nasconde gli abiti, una maschera bianca che copre l'intero volto alla cui base è solito applicare un pizzo e un cappello nero a tre punte. Questa maschera è sinonimo di libertà intellettuale. Tradizionalmente infatti, quando la si incontrava, la si salutava con un inchino per mostrarle rispetto.
La Moreta o Moretta
E' una maschera nera femminile. Copre il volto e si indossa fermando tra le labbra un bottoncino. Da sempre ha suscitato curiosità negli uomini, intrigati da silenzio della donna che la indossava. Prova ad immaginare quanto mistero nel danzare con una dama ignota e silenziosa!!!
Il Mattaccino
Un tradizionale pagliaccio dall'abito bianco o colorato con cappello piumato. Il suo tratto distintivo? Gli Ovi Profumai, ovvero le uova profumate che si diverte a lanciare ad amici, familiari o fanciulle innamorate.
Questo nostro breve viaggio virtuale ti ha incuriosito ed ora vorresti subito partire per Venezia alla scoperta delle sue maschere tradizionali? Non dimenticarti di lasciarci un commento con i tuoi racconti di viaggio però!!!
Buon Carnevale a tutti!